La Convenzione di Faro
La Convenzione di Faro afferma il diritto all'eredità culturale da parte dei cittadini, oltre che una responsabilità individuale e collettiva nei suoi confronti.
Il concetto di Patrimonio Culturale viene sostituito da quello di Eredità Culturale, definito come "un complesso di risorse ereditate dal passato che le persone identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione".
In questo senso, diventa fondamentale il ruolo delle "comunità di eredità", ovvero di "un'insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici dell'eredità culturale e che desidera sostenerli e trasmetterli alle generazioni future".
Con l'adozione della Convenzione di Faro si completa quel percorso volto a considerari i beni culturali come prodotto ed espressione delle comunità locali, e le comunità locali direttamente coinvolte nella loro tutela.
La Convenzione di Faro è stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa nel 2005 a Faro, in Portogallo. E' entrata in vigore il 1 giugno 2011. E' stata ratificata dal Parlamento Italiano a settembre 2020.